Incidenti stradali 2023: dati e strategie di sicurezza per i Mobility Manager
Il quadro della mobilità 2023 ha messo in evidenza una stabilizzazione del traffico dopo la ripresa post-pandemica. La mobilità su auto ha mantenuto una quota dominante del 65,6%, ma non mancano elementi critici, specialmente riguardo alla sicurezza. Secondo il rapporto ISTAT, mentre le vittime di incidenti stradali sono leggermente diminuite rispetto al 2022, il numero di incidenti e feriti è aumentato di poco, ma costante.
Nel 2023, in Italia si sono verificati 166.525 incidenti stradali che hanno causato 3.039 vittime e oltre 224.000 feriti. Sebbene i numeri siano solo leggermente superiori a quelli del 2022, indicano chiaramente che, con l’aumento della mobilità, torna anche la necessità di strategie incisive per la sicurezza.
In questo contesto, i Mobility Manager hanno un ruolo chiave: trasformare queste informazioni in azioni concrete, utili a migliorare la sicurezza stradale e a promuovere modalità di trasporto più sicure per tutti gli utenti, dai ciclisti ai pedoni, fino agli utenti dei monopattini.
Utenti vulnerabili e rischi: biciclette e monopattini sotto i riflettori
Gli utenti di mezzi leggeri come monopattini elettrici e biciclette hanno registrato un aumento significativo degli incidenti e delle vittime, confermando la necessità di infrastrutture più sicure nelle aree urbane. In particolare:
- Monopattini: 21 vittime e oltre 3.000 feriti, un dato in aumento rispetto all’anno precedente.
- Biciclette: l’incidentalità è elevata, con un incremento del numero di vittime, e questo richiede una pianificazione urbana che valorizzi le piste ciclabili e gli attraversamenti sicuri.
Incidenti per categoria di strada: le autostrade si confermano più sicure
Guardando alla distribuzione geografica, le strade urbane concentrano la maggior parte degli incidenti (73,3%), mentre le strade extraurbane registrano il numero più alto di vittime. Le autostrade, invece, registrano un calo delle vittime (-19%) rispetto al 2022, sottolineando come un ambiente ben monitorato e regolamentato contribuisca in modo significativo alla sicurezza.
Cause e comportamenti alla guida: distrazione e velocità, i veri nemici
Distrazione, mancato rispetto delle precedenze e velocità eccessiva rappresentano le principali cause di incidenti, coprendo ben il 36,5% dei casi. In particolare:
- Velocità eccessiva è la seconda violazione più sanzionata, rappresentando il 37% del totale.
- Uso improprio dei dispositivi (come lo smartphone) è sempre più rilevante, richiamando la necessità di strategie educative e normative per ridurre questo fenomeno.
Cosa significa per i Mobility Manager?
La gestione della mobilità e la sicurezza stradale richiedono un approccio integrato che combini infrastrutture più sicure con un controllo rigoroso dei comportamenti alla guida. Per i Mobility Manager, diventa cruciale sviluppare piani di mobilità che promuovano modalità di trasporto più sicure, incentivi all’uso dei trasporti pubblici, e infrastrutture adeguate per utenti vulnerabili come ciclisti e pedoni. In parallelo, il monitoraggio dei dati sugli incidenti e sui comportamenti rischiosi deve essere parte di un sistema di feedback continuo per migliorare la sicurezza e l’efficienza della mobilità.
La riduzione degli incidenti stradali e delle relative conseguenze negative non solo ha un impatto diretto sulla salute pubblica, ma rappresenta un risparmio significativo in termini di costi sociali, stimati in quasi 18 miliardi di euro nel 2023 (1% del PIL nazionale). Con l’obiettivo 2030 di ridurre vittime e feriti gravi del 50%, i Mobility Manager hanno un ruolo chiave nel favorire politiche che rispondano in modo proattivo alle sfide della mobilità urbana e della sicurezza stradale.
Fonte: Dati ISTAT report incidenti stradali in Italia 2023